M.O./ Nuova missione Mitchell per far ripartire negoziati


Gerusalemme, 8 ott. (Ap)
– L’inviato speciale statunitense per il Medio Oriente, George Mitchell, torna oggi nella regione epr ceracre di accelerare il ritorno al dialogo fra israeliani e palestinesi, dopo che l’Amministrazione Obama ha espresso la propria insoddisfazione per la lentezza dei progressi fin qui ottenuti.

Si tratta della prima visita di Mitchell dopo gli incontri a Washington fra Barack Obama, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen: incontri che non hanno portato ad alcun risultato concreto, con i palestinesi che hanno posto come condizione per la ripresa del dialogo la sospensione delle attività edilizie a Gerusalemme Est che Israele si rifiuta di cessare.

Oltre alle questioni legate agli insediamenti, Mitchell dovrà anche tener conto dei disordini scoppiati a Gerusalemme, tornata ad essere una polveriera religiosa in grado di dare origine potenzialmente ad una nuova Intifada, e delle polemiche sollevate dalla pubblicazione del rapporto della Commissione Goldstone sui presunti crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza nel corso dell’offensiva israeliana dello scorso gennaio.

Mitchell incontrerà oggi il presidente isrealiano Shimon Peres e i ministri della Difesa e degli Esteri, Ehud Barak e Avigdor Lieberman; domani avrà un colloquio con il premier Benjamin Netanyahu prima di recarsi a Ramallah dove sarà ricevuto da Abu Mazen. Secondo Lieberman per arrivare alla pace fra israeliani e palestinesi serviranno ancora parecchi anni, ed ha invitato le parti a firmare degli accordi temporanei rimandando le questioni legate allo status finale “ad una fase successiva”.

Mgi

© riproduzione riservata