Washington, 9 ott. (Apcom) – Nei centri di controllo di Cape
Canaveral è oramai tutto pronto per il lancio del missile che tra poche ore colpirà il polo sud lunare. La Nasa si appresta infatti a “bombardare” il satellite della Terra in diretta su Internet, a conclusione della missione Lunar Crater Observation and Sensing Satellite (Lcross).
Nessuna guerra spaziale però: gli scienziati americani puntano infatti a dimostrare che sulla Luna ci sono effettivamente le tracce di acqua che le precedenti missioni non hanno mai trovato.
L’agenzia spaziale americana lancerà il missile Centaur dentro
uno dei crateri vicini al polo sud della Luna venerdì mattina
attorno alle 4.30 ora della Florida, le 10.30 in Italia.
L’impatto dovrebbe essere violentissimo, tanto da provocare un
cratere profondo circa 4 metri e largo 20. Il vero obiettivo
della missione è però la nuvola di detriti che si alzerà dopo
l’esplosione dentro la quale gli scienziati contano di trovare
resti di ghiaccio e vapore che confermerebbero la presenza di
acqua al di sotto del suolo lunare. Subito dopo l’impatto la
navicella Lcross passerà dentro la nube di polvere raccogliendo
materiale che sarà immediatamente elaborato dai tecnici sulla
Terra.
L’intero progetto Lcross è partito lo scorso giugno e solo
negli ultimi giorni gli scienziati hanno deciso di spostare il
bersaglio del missile, puntando su un’area dove ritengono più
probabile trovare acqua. Le rilevazioni mostrano infatti una più
alta concentrazione di idrogeno nelle vicinanze del polo sud
della Luna, dove le temperature sono estremamente basse a causa
dell’assenza di luce solare.
L’eventuale presenza di acqua costituirebbe un fattore importante per lo sviluppo di una base lunare permanente, una delle possibili iniziative che – finanziamenti della Casa Bianca
permettendo – la Nasa potrebbe intraprendere nel prossimo futuro
come preparazione per la missione su Marte.
La Lcross (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) è
dotata di nove diversi strumenti, complementari far di loro e in
grado di fornire nel loro insieme un’analisi dettagliata della
composizione del “regolite”, il suolo lunare. Quella che si conclude oggi è, insieme al programma Lunar Precursor Robotic, la prima missione americana sulla Luna in oltre dieci anni. Le immagini del bombardamento saranno trasmesse sul sito della Nasa (www.nasa.gov/ntv).
Mgi/Bat-Emc
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