CASTELLANZA «Occuperemo il cantiere a oltranza fino a quando non avremo certezze e garanzie sui nostri posti di lavoro». E’ ferma la posizione dei circa 80 lavoratori edili che nella mattina di giovedì 8 ottobre hanno occupato il cantiere delle Ferrovie Nord Milano in via Morelli a Castellanza. Qui il doppio tunnel per l’interramento dei binari (parte del "nodo" ferroviario Busto-Castellanza) doveva essere pronto entro la fine di dicembre, così almeno avevano annunciato i vertici regionali.
Alle 9.30 operai e sindacati hanno appeso ai cancelli le bandiere delle tre sigle dei sindacati unitari, Fillea Cgil, Femeal Uil e Filca Cisl, dichiarando l’occupazione. Un forte schieramento di polizia e carabinieri alle 7.30 era già sul posto per il timore di gesti clamorosi che avrebbero potuto interrompere la circolazione dei treni.
La decisione è stata presa in seguito all’annuncio (a fine settembre) dell’impresa appaltatrice commissionata da Ferrovie Nord, la De Lieto Costruzioni Generali Srl con sede a Napoli,
sull’utilizzo di ammortizzatori sociali per i suoi dipendenti: l’avviso di cassa integrazione straordinaria della durata di 12 mesi a ore 0 ha raggiunto 15 dipendenti (tre impiegati e 12 operai) dei 26 assunti dalla ditta madre. Già a inizio ottobre i lavoratori della De Lieto avevano smesso di lavorare: ora anche gli operai delle ditte subappaltatrici (una cinquantina circa) hanno aderito per mancanza delle condizioni minime di sicurezza. All’origine ci sarebbe la crisi finanziaria dell’impresa appaltatrice che avrebbe una decina di cantieri in giro per l’Italia, quasi tutti, a detta dei sindacati, nelle stesse condizioni.
Intanto, sempre giovedì 8 ottobre, presidiata dalle maestranze anche la tintoria Tosi a Busto Arsizio
e.romano
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