Washington, 12 ott. (Ap) – Le casse dei talebani sono sempre più piene, mentre Al Qaida attraversa la peggiore crisi finanziaria della sua storia. Sono queste le conclusioni cui giunge una ricerca condotta dagli esperti del Tesoro americano.
La maggiore solidità finanziaria dei talebani si basa essenzialmente su un ampio ventaglio di attività criminose legate in gran parte alla produzione di oppio e al commercio con i trafficanti di droga, spiega David Cohen. I talebani si arricchiscono anche grazie a un tentacolare racket delle estorsioni ai danni degli uomini d’affari talebani. Infine, non ultimo, molti soldi affluiscono dalle donazioni di benefattori privati del GOlfo persico.
Secondo Cohen, al-Qaida sta nettamente perdendo influenza proprio a causa della sua ristretta disponibilità finanziaria, determinata anche dagli sforzi compiuti dagli Stati uniti e dai loro alleati per bloccare il flusso di finanziamenti verso l’organizzazione terroristica e di interferire sulla sua capacità di spostare denaro.
Fcs
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