Mosca, 17 feb. (Apcom-Nuova Europa) – Un super manager rimpiazza
i ‘tradizionali’ oligarchi in cima alla classifica dei Paperon
de’ Paperoni russi. Mikhail Prokhorov, 43 anni, un patrimonio da
14,1 miliardi di dollari e una reputazione da “enfant terrible”
e’ quattro volte piu’ facoltoso rispetto all’ormai ex uomo piu’
ricco di Russia, Oleg Deripaska. La breve parabola delle
turbolenze finanziarie in Russia nel corso degli ultimi sei mesi,
ha stravolto il panorama, e ha portato il patron di Onexim e
Polyus Golg, in vetta. Segnando una svolta nella storia degli
oligarchi, che da sempre nascono come strateghi e non come
manager. Mentre la biografia di Prokhorov racconta tutta un’altra
formazione.
Il magnate, anche detto ‘Re Mida’ – incoronato oggi dal
settimanale russo Finans – ha iniziato “occupandosi delle finanze
dell’impero minerario Norilsk Nickel, mentre era Valdimir Potanin
a curare in azienda la strategia” spiega ad Apcom Andrei
Luzhnikov, analista di Finmarket e opinionista per Radio Eco di
Mosca. Prokhorov nasce dunque non come uno degli oligarchi
formati all’epoca di Eltsin, ma piuttosto come un vero squalo
della Borsa. Un sapiente conoscitore dei mercati. “Valutando dai
suoi investimenti e scelte di business non e’ uno che ama
costruire grandi imperi. Piuttosto e’ molto bravo con le azioni.
Negli ultimi anni ha dimostrato di sapere bene quando e’ il
momento di vendere e di comprare”.
E di fatto “non e’ chiaro se ha vinto su Deripaska sulla lunga
prospettiva. Ma ora si trova nella situazione migliore: con molti
soldi (liquidita’) e molti debitori”. Accumulando crediti a
partire dallo stesso Deripaska: da solo il gruppo Rusal e’
indebitato per 17 miliardi di dollari, di cui 2,8 sono dovuti a
Prokhorov per l’acquisto del 25 per cento delle azioni di
NorNikel. La transazione doveva essere saldata gia’ da mesi, ma
le perdite per Deripska sono state tali, da non permetterlo: una
situazione cosi’ grave da richiedere persino un “aiuto” da Silvio
Berlusconi. O almeno cosi la stampa russa ha ‘letto’ l’intervento
del presidente del Consiglio italiano per cercare di tendere una
mano alla compagnia Eurallumina, acquistata due anni fa dal
gruppo Rusal ma ora verso un anno di chiusura nell’ambito di un
piano di ristrutturazione voluto dai russi.
Ma come le difficolta’ di Deripaska non si fermano soltanto a
Eurallumina e vedono l’intero gruppo Rusal in grave difficolta’,
anche la fortuna di Prokhorov si allarga e ha portato il super
manager a contare su una rete di attivita’, dai minerali a una
delle prime tre banche di investimento Reinassance Capital, di
cui ha acquistato il 50% di recente per pochi spiccioli. Risulta
inoltre padrone della casa piu’ cara al mondo: una villa sulla
Costa Azzurra del valore di 496 milioni di dollari. E non si
risparmia neppure sulla beneficenza e sullo sport: appassionato
di biathlon, e’ intervenuto di recente persino sullo scandalo del
doping che ha colpito la squadra russa. Mentre a Mosca risulta
come creatore di un fondo culturale a sostegno della musica
classica.
Cgi
MAZ
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