Bruxelles, 14 ott. (Apcom) – L’Alto commissario Onu ai Diritti
umani, signora Navi Pillay, ha duramente criticato l’Italia, oggi a Bruxelles, su tre diversi fronti: l’omofobia, le minacce alla libertà d’informazione e l’aggravante di reato per gli mmigrati clandestini, contenuta nel pacchetto sicurezza.
Pillay, che ha parlato durante una conferenza stampa per l’apertura, nella capitale belga, del nuovo Ufficio
Onu per i diritti umani nell’Unione europea, ha giudicato la
bocciatura alla Camera della legge italiana anti omofobia come
“un passo indietro”, aggiungendo che per gli omosessuali “è necessaria una piena protezione”.
“In alcuni paesi – ha osservato – l’omosessualità è addirittura criminalizzata, ma non possiamo ignorare – ha detto – che in altri le minoranze omosessuali sono soggette non solo a violenze, ma anche a discriminazioni in vari aspetti della loro vita”.
Sempre guardando all’Italia Pillay ha osservato poi che l’aggravate di reato per i clandestini “è una discriminazione”, delle persone non di nazionalità italiana o dell’Ue. “Per gli immigrati irregolari – ha sottolineato – non ci può essere una
sospensione dei diritti umani. Per punire lo stesso reato,
dovrebbero esserci le stesse regole per chiunque”.
l’Alto commissario Onu ha ricordato che il suo Ufficio aveva già
sollevato il problema con l’Italia durante la discussione della
bozza del pacchetto sicurezza, e ha avvertito: “Continueremo a
fare lo stesso anche ora”. In particolare, ha aggiunto, della
questione si parlerà durante i contatti con la presidenza di
turno svedese dell’Ue.
Al cronista che chiedeva se questo significhi che l’Alto
commissario chiederà ora all’Italia la modifica delle disposizioni di legge sull’aggravante di clandestinità, Pillay ha risposto: “Possiamo farlo”.
Sulla questione dei respingimenti dei clandestini in mare, invece, Pillay non ha voluto puntare il dito specificamente sull’Italia. “Ci sono altri paesi con problemi simili, che non riguardano solo le frontiere marittime, ma anche quelle terrestri”, ha osservato.
Sulla libertà di stampa, infine, l’Alto commissario ha dichiarato: “Stiamo sorvegliano (‘watching’, ndr) la situazione in Italia, come in ogni altro paese in cui la libertà d’informazione è minacciata”, ha detto Pillay.
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