Bruxelles, 16 ott. (Apcom) – Gli aiuti promessi dalla Germania
alla Opel potrebbero non essere conformi alle regole europee
sulla concorrenza: la Commissione europea ha spiegato di aver
rilevato “indizi significativi” secondo cui non risponderebbe
alle norme europee il pacchetto di aiuti promessi dal governo di
Berlino alla casa automobilistica tedesca, nel quadro del suo
acquisto da parte della azienda austro-canadese di
componentistica automobile.
I dubbi sono espressi in una lettera inviata dal commissario alla Concorrenza Neelie Kroes al ministro tedesco dell’Economia.
Secondo la lettera, ci sono forti indizi che gli aiuti sono stati promessi a condizione a condizione che fosse scelto uno specifico candidato all’acquisto. Ciò sarebbe incompatibile con le regole del mercato interno.
La casa madre di Opel, l’americana General Motors, secondo Kroes “dovrebbe avere l’opportunità di riconsiderare il risultato della procedura di licitazione”, sulla base delle assicurazioni scritte delle autorità tedesche secondo cui gli aiuti sarebbero stati concessi a prescindere dal candidato infine prescelto.
La lettera di Kroes potrebbe aprire un nuovo capitolo della
vicenda Opel. Nei mesi scorsi, la Magna e la Fiat (assieme alla
la holding belga RHJ International e alla cinese Baic) erano
state protagoniste di un lungo tormentone per aggiudicarsi la
Opel. Fino all’annuncio del 10 settembre della cessione parziale
della casa tedesca a Magna.
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