Palermo, 16 ott. (Apcom) – Il ‘papello’, l’elenco delle richieste della mafia allo Stato per interrompere la stagione delle stragi, è stato consegnato alla Procura di Palermo. E’ stato l’avvocato di Massimo Ciancimino, Francesca Russo, a consegnare mercoledì la fotocopia del documento al procuratore aggiunto Roberto Scarpinato e al pm Nino Di Matteo. Il legale di Ciancimino avrebbe consegnato anche altri documenti. Tra le richieste, la revisione dei processi, la cancellazione della legge sui pentiti e anche la defiscalizzazione della benzina.
L’Espresso, in un articolo a firma di Lirio Abbate, oltre a mostrare in esclusiva le foto del documento, ne anticipa il contenuto: sono 12 le richieste che i boss di Cosa nostra avanzarono agli uomini delle istituzioni nell’estate del 1992, fra le stragi Falcone e Borsellino per arrivare a una tregua.
I 12 punti richiesti da Riina e Provenzano, che sono al vaglio dei magistrati, si aprono con la revisione del maxi processo a Cosa nostra. Gli altri spaziano dall’abolizione del carcere duro previsto dal 41 bis, agli arresti domiciliari per gli imputati di mafia che hanno compiuto 70 anni. La lista si conclude con la richiesta di defiscalizzazione della benzina per gli abitanti della Sicilia.
Ma accanto alle 12 richieste di cui si compone il papello, spunta a sorpresa – rivela L’Espresso – “un altro ‘papello’ con le proposte e le modifiche ai 12 punti pretesi dai corleonesi che don Vito Ciancimino avrebbe scritto di proprio pugno e consegnato all’allora colonnello del Ros, Mario Mori”.
Cas/Gtu
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