Basta accento siculo al telefono?A Tradate scoppia la polemica

TRADATE «Vietato rispondere al telefono se hai un’inflessione non padana». È questo il titolo della breve notizia pubblicata sabato mattina sul blog “Altratradate”, che dà notizia di un fatto avvenuto in Comune. Stando alle informazioni raccolte, una dipendente dell’ufficio di polizia locale sarebbe stata invitata a non rispondere più al telefono «perché ha inflessioni del sud». La notizia trova un riscontro concreto in un documento protocollato, di cui i consiglieri di opposizione hanno chiesto conto: «Ci risulta –

ha detto Pino Scrivo – che una dipendente dell’ente sia stata invitata a non rispondere al telefono per via della sua inflessione siciliana. E ci risulta, ma ci riserviamo di verificarlo con il diretto interessato, che la richiesta sia partita dal sindaco. Se così fosse il fatto sarebbe di una gravità inaudita. Chiederemo spiegazioni ufficiali».

Intanto sulla vicenda il comandante della polizia locale, Claudio Zuanon, getta acqua sul fuoco: «Non ho mai emesso un ordine di servizio o dato disposizioni che impedissero ad un agente di rispondere al telefono e tantomeno ho ricevuto indicazioni in tal senso dal sindaco».Dal canto suo il primo cittadino di Tradate, Stefano Candiani, rigetta le accuse: «Che non si strumentalizzino situazioni che nulla hanno a che vedere con le discriminazioni – ha detto – confermo di aver chiamato l’ufficio di polizia locale, confermo anche che mi sono stupito in negativo per la pronuncia della persona che ho trovato dall’altra parte della cornetta e confermo di aver chiesto un maggior rigore nella dizione». E poi continua: «Al telefono poteva esserci un qualunque cittadino che dalla risposta ricevuta non avrebbe capito di essere in linea con il Comune di Tradate. La mia richiesta è stata chiarissima, ho chiesto che si risponda al telefono con cortesia e chiarezza. Questo a beneficio della cittadinanza che ha diritto di capire. Ovviamente non sono gli accenti siciliano, calabrese o veneto l’oggetto della mia richiesta, ma la chiarezza della comunicazione». Un fatto che secondo Candiani non va travisato e strumentalizzato: «La mia richiesta va al di là del caso specifico – continua – e vale per tutti i dipendenti, con le stesse motivazioni che ci avevano spinto a chiedere rigore nell’abbigliamento». La questione è arrivata all’orecchio degli alleati politici del sindaco che hanno affidato a Rosario Tramontana (Pdl) un breve commento: «Le parole del sindaco non sono assolutamente da leggere in un’ottica antimeridonalista. Il suo intervento era esclusivamente in direzione del miglioramento dell’immagine del Comune».

b.melazzini

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