Perugia, 23 ott. (Apcom) – Ha ventidue anni, è congolese ed il suo nome è Christ. Insomma uno studente straniero come tanti altri a Perugia, se non fosse che ha affittato la stanza di via della Pergola dove il 1 novembre del 2007 venne uccisa Meredith Kercher. Anche lei studentessa straniera, anche lei giovanissima come il nuovo inquilino. Da stasera la casa degli orrori di Perugia torna alla normalità. Come dimostrano i mobili nuovi, i muri lindi e profumati. Christ toglierà la plastica che avvolge il nuovo materasso del letto di Meredith e stanotte dormirà lì. E la vita ricomincerà anche in via della Pergola.
L’inquilino africano più celebre del momento, ai molti cronisti che di buon’ora si sono riversati alla casa degli orrori dopo il contratto di affitto firmato, si presta volentieri ai flash. E’ costretto a far finta di entrare nella casa tre-quattro volte. E poi si concede alle domande con brevi risposte: “Qurlla ragazza non doveva essere uccisa, era così giovane”, “Non provo particolari emozioni a dormire in questa stanza”, “Ho scelto questa casa perchè sta in un posto tranquillo”.
Questo in sintesi il suo pensiero su un caso di omicidio che ha sconvolto tre nazioni. Poi racconta la sua vita, la sua famiglia e la sua ambizione: diventare infermiere. Christ vive a Perugia dal 2007, proprio l’anno dell’omicidio, ma ha tenuto a precisare di non aver mai conosciuto nessuno degli inquilini della casa di via della Pergola. Conosce lo solo Patrick Lumumba, il musicista africano accusato da Amanda e poi scagionato.
La casa di Via della Pergola dunque torna alla normalità con i suoi tre inquilini. Anche se qualcosa del passato resta. Nel contratto d’affitto è stato vietato far fotografare e filmare i locali interni. Meglio chiudere il portone e ricominciare a pensare che Perugia in fin dei conti è una tranquilla città con normali studenti universitari.
bnc
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