Iran/ Nucleare: Teheran all’Aiea, “pronti a cooperare”


Vienna, 29 ott. (Apcom)
– L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) ha confermato di aver ricevuto la risposta ufficiale dell’Iran alla proposta di accordo sull’arricchimento all’estero dell’uranio presentata il 21 ottobre scorso a Ginevra. In un comunicato l’Aiea ha reso noto che sono in corso le consultazioni del Direttore generale Mohamed ElBaradei con tutte le parti in causa “con la speranza che una accordo sulla proposta possa essere raggiunto in tempi brevi”.

L’Aiea non ha fornito alcun dettaglio sul contenuto della
risposta iraniana, che dovrebbe tuttavia contenere alcune
proposte di modifica della bozza di accordo di Vienna, pur
accettandone le linee guida.

In particolare, secondo alcune anticipazioni Teheran non sarebbe
disposta a privarsi dell’intera quantità di uranio da arricchire
– circa l’80% del totale – in un’unica soluzione, ma preferirebbe che le operazioni di arricchimento all’estero si svolgessero gradualmente; inoltre, per ciascuna spedizione all’estero l’Iran vorrebbe ottenere una quantità analoga di uranio già arricchito da poter utilizzare nel reattore sperimentale di Teheran.

L’accordo di Vienna era già stato accettato nella sua forma
provvisoria da Stati Uniti, Francia e Russia.

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmedinejad ha parlato oggi di disponibilità alla cooperazione e allo “scambio di combustibile”, riconoscendo che l’Occidente è passato da una politica di confronto a un atteggiamento di dialogo. Parole incoraggianti che sembrano indicare una disponibilità al compromesso.

Ieri tuttavia il Consigliere per la Sicurezza nazionale
statunitense James Jones aveva avvertito che Washington è pronta
a rispondere se Teheran non rispetterà gli impegni internazionali aggiungendo che l’obbiettivo è che “l’Iran sospenda i propri programmi nucleari”.

Oggi intanto sono rientrati a Vienna gli ispettori dell’Aiea che hanno ispezionato il sito nucleare ‘segreto’ di Qom in Iran Teheran ha svelato l’esistenza di questo impianto il
21 settembre, in una lettera inviata all’Aiea. I Paesi
occidentali ritengono che l’Iran abbia deciso di rivelare il suo
segreto solo perchè ormai scoperto dai servizi segreti americani.

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