Bruxelles, 30 ott. (Apcom) – Non accenna a fermarsi l’aumento della disoccupazione nella zona in Europa: a settembre il dato per la zona euro si è attestato al 9,7%, contro il 9,6% di agosto. L’anno scorso era del 7,7%. Nei Ventisette il tasso di disoccupazione è stato del 9,2% a settembre, contro il 9,1% di agosto e il 7,1% del settembre 2008. Per la zona euro si tratta del dato più alto dal gennaio del 1999 e per i Ventisette dall’inizio della serie, nel gennaio 2000. E’ quanto rende noto Eurostat, l’ufficio statistico delle comunità europee.
Eurostat stima che 22,123 milioni di uomini e donne nei Ventisette, di cui 15,324 nella zona euro, non hanno avuto un impiego nel mese di settembre. Rispetto ad agosto il numero di persone disoccupate è aumentato di 286.000 unità nei Ventisette e di 184.000 unità nella zone euro. Rispetto a settembre 2008, la disoccupazione è aumentata di 5,011 milioni di unità nei Ventisette e di 3,204 milioni in Eurolandia.
Tra gli Stati membri i tassi di disoccupazione più bassi sono stati quelli dell’Olanda (3,6%) e dell’Austria (4,8%), mentre i risultati peggiori sono stati quelli della Lettonia (19,7%) e della Spagna (19,3%). Rispetto ad un anno fa, tutti gli Stati membri hanno registrato un aumento del loro tasso di disoccupazione. Gli aumenti più contenuti sono stati quelli della Germania (dal 7,1% al 7,6%) e dell’Italia (dal 6,8% al 7,4% tra il secondo trimestre del 2008 e quello del 2009). Gli aumenti più alti sono stati registrati in Lettonia (dall’8,1% al 19,7%) e in Estonia (dal 4,1% al 13,3% tra il secondo trimestre del 2008 e quello del 2009).
Tra settembre 2008 e settembre 2009, il tasso di disoccupazione per gli uomini è aumentato dal 7,1% al 9,6% nella zona euro e dal 6,8% al 9,3% nei Ventisette. Il tasso di disoccupazione femminile è aumentato dall’8,4% al 9,8% nella zona euro e dal 7,5% al 9% nei Ventisette.
A settembre il tasso di disoccupazione giovanile, ossia quello delle persone con meno di 25 anni, è stato del 20,1% nella zona euro e del 20,2% nei Ventisette. A settembre 2008 era del 15,7% e del 15,8% rispettivamente. I tassi più bassi sono stati osservati in Olanda (6,8%) e quelli più alti in Spagna (41,7%) e in Lettonia (33,6% nel terzo trimestre del 2009). Il tasso di disoccupazione è stato del 9,8% negli Stati Uniti a settembre mentre in Giappone, ad agosto, si è attestato al 5,5%.
Secondo il direttore generale del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn, . L’economia mondiale non è ancora fuori dal tunnel della crisi economica e nei prossimi 12 mesi ci saranno ancora perdite di posti di lavoro.
Abbiamo davanti a noi – ha detto intervenendo al Festival internazionale del lavoro – ancora dodici mesi di crescita della disoccupazione”, afferma il direttore generale dell’Fmi. Del resto “ci sono alcune differenze temporali fra i tempi della ripresa e quelli del picco di disoccupazione”. Dunque “non possiamo cantare vittoria prima che la disoccupazione diminuisca”, aggiunge. Ecco perchè bisogna continuare “con le politiche pubbliche per sostenere – osserva – i più deboli”.
Dati alla mano, Strauss-Kahn ricorda che “negli ultimi due anni 15 milioni di persone hanno perso il posto di lavoro, ma il numero è maggiore se si considerano i part time e chi non è incluso nelle statistiche”.
Red-Bol
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