ARCISATE Una fototessera trovata tra le foglie del bosco fornisce ai carabinieri la chiave per risolvere il giallo delle ossa trovate da un cercatore di funghi. Sarebbe Claudio Buccella, 40enne di Arcisate (Varese), l’uomo morto tra gli alberi di Mozzate. Il condizionale è legato alla mancanza di un accertamento scientifico certo sull’identità di quelle ossa, ma non sembrano esserci molti dubbi sul fatto che il macabro ritrovamento sia collegato con la scomparsa dell’uomo, denunciata oltre un anno fa.
Era un sabato, il 31 maggio 2008. Claudio Buccella, dopo aver pranzato nella sua casa di Arcisate in compagnia della madre e di alcuni parenti, esce di casa. Si mette alla guida della Citroen C3 della madre e arriva a Gorla Maggiore, a 25 chilometri dalla sua casa. Ai parenti dice: «Ritorno tra mezz’ora». Di lui resta solo una telefonata, giunta poco dopo le 17.30, fatta al cellulare della madre, alla quale Buccella spiega di essere a Gorla, di aver perso le chiavi dell’auto e propone di incontrarsi alla stazione di Malnate per poi tornare, assieme, a recuperare la Citroen con le doppie chiavi dell’auto. Da quel momento di Claudio si perdono le tracce. Alla stazione di Malnate il 40enne non arriverà mai. Non è neppure a Gorla Maggiore, dove la madre in compagnia dell’altro figlio trova solo l’auto, parcheggiata sul ciglio della strada all’ingresso del paese, vicino al deposito di rifiuti. Della scomparsa di Claudio Buccella si era occupata anche la trasmissione "Chi l’ha visto?", nel settembre del 2008. Ma la speranza di avere sue notizie è sempre rimasta vana. Il macabro ritrovamento avvenuto nei giorni scorsi nella zona boschiva di Mozzate sembra aver risolto, nel modo peggiore, il mistero della scomparsa del 40enne di Arcisate. Tra le foglie gialle cadute dagli alberi i carabinieri, in seguito alla segnalazione di un cercatore di funghi, hanno trovato i resti dei vestiti della vittima: un paio di scarpe di colore bianco e azzurro e un paio di jeans, ridotti ormai a brandelli. Anche questo particolare sembra confermare l’identità del corpo; Claudio Buccella, infatti, al momento della scomparsa indossava una felpa di colore blu, pantaloni jeans e scarpe da tennis. L’inchiesta sul macabro ritrovamento, in ogni caso, non può essere considerata chiusa. I carabinieri hanno tentato – invano – di risalire a una radiografia dei denti del 40enne scomparso da Arcisate, per confrontarla con l’arcata dentaria ritrovata nel bosco di Mozzate. A questo punto è probabile che l’unica possibilità di poter avere una certezza sull’identità sia quella di procedere all’esame del dna.
f.tonghini
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