Palermo, 5 nov. (Apcom) – Bernardo Provenzano “è stato colui che ha indicato la zona esatta che ha consentito di individuare la zona dove è stato trovato Totò Riina”. Lo ha detto ai giornalisti a Palermo, Massimo Ciancimino spiegando “di averne parlato con i magistrati. Ciancimino dice che fu “l’ingegner Lo Verde a indicare su una mappa che gli era stata fornita dai carabinieri a Vito Ciancimino la zona in cui il 15 gennaio del ’93 venne arrestato il capo dei capi, Riina”. Bernardo Provenzano figura tra gli indagati della Procura di Palermo per ‘presunta trattativa’ tra Stato e cosa nostra.
Massimo Ciacimino si è presentato spontaneamente questa mattina in Procura a Palermo per consegnare nuova documentazione relativa alla presunta trattativa tra mafia e pezzi dello Stato. “Si tratta di documenti relativi a quel periodo in esame. Materiale che potrebbe essere utile a stabilire alcune date e confermare quanto già detto da me”, ha riferito Massimo Ciacimino prima di entrare nel bunker di Pagliarelli.
“Ho consegnato solo materiale cartaceo, sulle bobine ci vuole un attimo di prudenza. Mio padre – ha spiegato – aveva l’abitudine di registrare avvenimenti importanti, ma di tutto questo non ho avuto ancora contezza personale. Per cui prima di poter dare o annunciare qualcosa di importante” è giusto verificare. “Tutto, anche queste, quanto prima saranno valutate dai magistrati per vedere se sono importanti per la loro inchiesta o meno”.
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