Palermo, 6 nov. (Apcom) – Subito dopo la strage di Firenze del 1993 Cosa nostra voleva colpire la sede Dia di Palermo utilizzando un mezzo dei Vigili del fuoco carico di esplosivo. Lo rivela il dichiarante Gaspare Spatuzza in uno dei verbali depositati dal Procuratore generale Antonino Gatto nel processo a carico del senatore Marcello Dell’Utri. Spatuzza, imbianchino di professione soprannominato ‘U Ziu’, oppure ‘U Tignusu’ o ancora ‘Sul colpo’ per intendere dire presto, una cosa veloce,
dice che “il primo ordine era arrivato da Giuseppe Graviano e ci dice di progettare un attentato alle torri viale del Fante”, di fronte allo stadio Barbera, dove ha sede la Dia. L’obiettivo era “un capitano dei carabinieri”. Nel suo racconto Spatuzza dice che dovevano utilizzare “un finto mezzo dei vigili del fuoco carico di esplosivo da portare fino alla sbarra di accesso”, poi farlo saltare. L’attentato, fortunatamente, non venne portato a termine anche perchè Cosa nostra decise di organizzare un altro attentato per colpire i carabinieri allo Stadio Olimpico di Roma. Anche quell’attentato, però, non venne mai effettuato.
Cas/Lux
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