Assisi, 10 nov. (Apcom) – Era il maggio del 1993 quando, a un
anno circa dall’uccisione dei giudici Falcone e Borsellino,
Giovanni Paolo II denunciò per la prima volta la “mafia”. Disse
proprio così, chiamandola, inusualmente, per nome. “Dio – affermò
in un discorso a braccio nella Valle dei Templi di Agrigento – ha
detto non uccidere: nessuna agglomerazione umana, mafia, può
calpestare questo diritto santissimo di Dio”. Tuonò, Wojtyla: “Lo
dico ai responsabili: Convertitevi. Una volta verrà il giudizio
di Dio!”. Parole che riecheggiano ancora oggi tra i vescovi
italiani. Tanto che, mentre la magistratura torna ad occuparsi di
quegli omicidi e della ‘trattativa’ tra Stato e Cosa nostra,
mentre l’opinione pubblica si interroga sui legami tra
criminalità organizzata e politica, il tema rimbalza anche ad
Assisi, dove si tiene l’assemblea generale straordinaria della
Conferenza episcopale italiana.
I vescovi approveranno oggi un documento dedicato al Mezzogiorno.
Sul Sud concentrano da tempo la loro attenzione. Preoccupati
dalle intemperanze della Lega e dall’effetto della crisi
economica (proprio ieri il cardinal Bagnasco ha indicato il
meridione come area a cui prestare particolare attenzione),
affronteranno anche il tema della criminalità organizzata. E se
Claudio Magris, dalle colonne del ‘Corriere della sera’, ha
chiesto alla Chiesa di “pronunciare ad alta voce una scomunica
ufficiale e specifica” dopo la diffusione di un video che
ritraeva un omicidio in pieno giorno a Napoli, oggi è un vescovo
siciliano, interpellato dai giornalisti, a rispondere.
“Non c’è bisogno di comminare esplicite scomuniche – spiega il
segretario della Cei, mons. Mariano Crociata – perché chi fa
parte di queste organizzazioni criminali già automaticamente è
fuori dalla comunione ecclesiale anche se si ammanta di
religiosità”. La memoria va ai ‘pizzini’ che Bernardo Provenzano
conservava nella sua Bibbia. Crociata però puntualizza: “Non si
risolve questo dramma sociale solo richiamando, come è doveroso,
l’esclusione dalla Chiesa, ma con l’impegno di tutti”.
Ska
101831 nov 09
MAZ
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