Usa/ Obama in Cina: non c’è motivo di essere avversari


Shanghai, 16 nov. (Ap)
– Cina e Stati Uniti non hanno motivo per
essere avversari e anzi le relazioni positive fra i due Paesi
aprono nuove possibilità per risolvere i problemi globali
economici e di sicurezza, portando “pace e prosperità”: lo ha
affermato il presidente americano Barack Obama, nel suo discorso
tenuto davanti ad una platea di studenti a Shanghai.

Sono pochi i problemi globali che possono essere risolti senza che vi sia un accordo fra Washington e Pechino, ha sottolineato Obama: “Gli altri Paesi guardano a quello che faranno Stati Uniti e Cina, questo è il peso che ci impone la nostra leadership”.

Ieri, partecipando al vertice dell’Apec, Obama ha annunciato
un’intesa con la Cina in merito al prossimo vertice
internazionale sul clima di Copenhagen. Un accordo polemico
perché stabilisce che non verrà presentato alcun obbiettivo
dettagliato sulla riduzione delle emissioni, il che rende il
summit di fatto inutile se non per un’intesa di principio sulle
politiche che verranno però sviluppate solo nel 2010.

Obama – che questo pomeriggio sarà in visita a Pechino dove
incontrerà l’omologo Hu Jintao – non ha risparmiato elogi alla
Cina ma ha anche ricordato come i diritti umani siano universali
e vadano applicati dovunque: gli Stati Uniti, ha sottolineato,
hanno dovuto lottare contro la schiavitù e a favore dei diritti
per le donne e le minoranze ma sono riusciti a superare queste
difficoltà perché il Paese accettava quei valori che sono alla
base della sua fondazione, fra i quali la “libera espressione e
partecipazione”.

Gli Stati Uniti, ha concluso Obama prima di rispondere alle domande degli studenti, non vogliono imporre alcuna forma di governo agli altri paesi, ma non rimarranno in silenzio di fronte alle violazioni dei diritti umani.

Mgi

© riproduzione riservata