Udine, 28 feb. (Apcom) – La convocazione dei 14 indagati al
Comando dei carabinieri di Udine sul caso Eluana Englaro risulta
essere dovuta alla semplice “nomina del difensore”. Lo ha
sottolineato Vittorio Angiolini, uno dei legali della famiglia
Englaro. L’avvocato ha quindi ribadito che non c’è stato nessun
interrogatorio e che i legali di Beppino Englaro, padre di
Eluana, si attendevano questi passi da parte della Procura di
Udine.
Tra i prossimi passi, ha aggiunto l’avvocato Angiolini “c’è solo
la constatazione dell’inconsistenza del fatto”. I 14 iscritti nel
registro degli indagati della Procura di Udine sono lo stesso
Beppino Englaro, il primario anestesista Amato Demonte che ha
coordinatore l’equipe che ha assistito Eluana Englaro alla casa
di riposo ‘La Quiete’ di Udine più altre 12 persone. Secondo
l’avvocato Angiolini sarà fondamentale “il riscontro autoptico,
punto che manca per dare per accertato – ha proseguito – che non
c’è stato nulla al di fuori della legalità”.
L’autopsia sul corpo di Eluana Englaro è stata eseguita il
giorno dopo il suo decesso avvenuto il 9 febbraio ma, ha
puntualizzato il legale, “non era stata depositata ancora la
perizia definitiva relativa agli esami tossicologici che – ha
ribadito Angiolini – sono importanti per accertare che non è
stata fatta nessuna iniezione letale”. L’avvocato Giuseppe
Campeis, ha ribadito che entro i primi giorni della prossima
settimana verrà depositata una memoria difensiva, tesa a
confermare la legittimità di chi ha operato.
Bnz/Nav
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