Il Cairo, 22 nov. (Apcom) – Il presidente israeliano Shimon Peres e il suo omologo egiziano Hosni Mubarak hanno ammesso oggi al Cairo delle divergenze sulla questione di Gerusalemme, rivendicata come capitale dallo Stato ebraico e dall’Autorità palestinese.
“Gerusalemme non è unicamente un problema palestinese, è una questione che interessa i musulmani di tutto il mondo. Se non si trovano soluzioni, Israele si farà dei nemici fra tutti i musulmani del mondo”, ha dichiarato Mubarak in una conferenza stampa congiunta con Peres. “Ho insistito su questo argomento perché vogliamo che Gerusalemme sia uno dei dossier discusso al tavolo dei negoziati”, ha aggiunto.
Quanto a Peres, ha dichiarato “di non negare che vi siano delle divergenze”, assicurando nel contempo che erano “superabili” attraverso il negoziato.
Peres e Mubarak dovevano discutere “degli ultimi sviluppi in Medio Oriente e dei mezzi per far avanzare il processo di pace fra Israele e palestinesi”, aveva informato in un comunicato la presidenza israeliana prima dell’incontro.
I media dello Stato ebraico hanno anche menzionato un piano che Peres potrebbe presentare sulla creazione di uno Stato palestinese con delle frontiere “provvisorie” in attesa di un accordo finale. Questa proposta, già avanzata in passato, era stata respinta dai palestinesi. Mubarak ha ribadito oggi l’opposizione del Cairo a questa prospettiva.
(con fonte Afp)
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