Camorra/ Dia sequestra tesoro da 120 mln a Casalesi e Belforte


Napoli, 25 nov. (Apcom)
– Un vero e proprio tesoro del valore di 120 milioni di euro costituito da ville faraoniche, ma anche concessionarie di moto e auto costosissime, corposi conti correnti nonché quote societarie. Un patrimonio, appartenente a persone ritenute prestanome dei Casalesi e sequestrato in varie parti d’Italia dagli uomini della Dia di Napoli.
Nell’ambito dell’operazione `Faraone’, nome che richiama le residenze lussuose del clan, sono stati eseguiti tre provvedimenti di sequestro emessi dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

A essere coinvolti imprenditori, incensurati, della provincia casertana. Secondo le accuse sarebbero `i colletti bianchi’ delle cosche che fanno capo a Francesco Bidognetti alias `Cicciotto `e mezzanotte’; a Michele Zagaria, latitante da oltre 13 anni e ai Belforte di Marcianise. Proprio ai Belforte, gruppo criminale che fa capo ai fratelli detenuti Domenico e Salvatore Belforte, sono stati sequestrati oltre 80 immobili tra cui interi stabili con decine di appartamenti. A Capodrise (Caserta) sequestrato il `Parco Irene 2′, composto da 34 abitazioni, 13 garage e 6 negozi.

E proprio ai Belforte apparterrebbe la villa di oltre 4mila metri quadrati con piscina e parco costruita in località Vaccheria, sulle colline di Caserta, nei pressi del borgo settecentesco di San Leucio. La residenza è risultata intestata a Salvatore Tartaglione e ad alcuni suoi familiari. L’uomo è incensurato, ma secondo gli inquirenti è il principale referente degli interessi economici del clan. Per conto dell’organizzazione, ad esempio, avrebbe effettuato investimenti anche attraverso la partecipazione ad aste giudiziarie per acquisire immobili a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato. Ci sono poi la villa di 2mila metri quadrati in Sardegna, in località Porto San Paolo, 52 rapporti finanziari e denaro contante per oltre 2 milioni di euro.

Tra i beni sequestrati a una delle fazioni del clan dei Casalesi, attraverso alcuni prestanome come Luigi Tamburino, cugino di Francesco Bidognetti, e Antonio Santamaria, anche la concessionaria `Tamburrino Motors’ di Parete. Nella sede della società, ritenuta la maggiore concessionaria di moto Honda in Campania per volume d’affari e numero di veicoli venduti, sono state trovate 70 motociclette di grossa cilindrata. Sequestrata anche la `Autoccasioni Tamburrino’ di Luigi D’Alessio, nella quale gli investigatori hanno rinvenuto oltre 50 automobili di varie marche di grossa cilindrata.

Psc

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