Ue/ Commissione, trattative febbrili su attribuzione portafogli


Bruxelles, 26 nov. (Apcom)
– Continuano le trattative per completare le attribuzioni dei portafogli alla nuova squadra di commissari europei del secondo Esecutivo comunitario guidato dal portoghese José Manuel Barroso, che in questo caso ha l’ultima parola (anche se poi ciascun commissario designato dovrà passare il difficile test delle audizioni all’Europarlamento). Sebbene stamattina sembrasse imminente, la pubblicazione della lista delle competenze dei nuovi responsabili europei potrebbe giungere solo la settimana prossima, forse mercoledì, dopo che si saranno svolti il vertice Ue-Cina di Nanchino e la cerimonia per l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, nella capitale portoghese. Barroso parteciperà a entrambi gli appuntamenti.

Mentre trapelano indiscrezioni, spesso contraddittorie, sulle attribuzioni dei portafogli della nuova Commissione, di cui l’alto rappresentante per la Politica estera, Catherine Ashton, sarà vicepresidente, Barroso sta incontrando in questi giorni tutti i commissari designati. Restano ancora diversi nodi da sciogliere. Sembra pressocché sicuro che l’attuale commissario agli Affari economici e finanziari Joaquìn Almunia si farà carico della Concorrenza, mentre sulla nomina del francese Michel Barnier al Mercato Interno, data anch’essa per molto probabile, ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere, in primis l’opposizione dei britannici, preoccupati che questo portafogli si affidato a un responsabile considerato poco ‘liberista’.

Barroso non escluderebbe di separare il Mercato interno dai Servizi finanziari, che andrebbero a costituire un portafogli a parte per un altro commissario. In compenso, al Mercato interno verrebbe integrata la competenza sulla Fiscalità (che oggi è un portafogli separato). Alcune fonti indicano che gli Affari economici potrebbero andare al tedesco Guenther Oettinger, ma per questo portafogli starebbe insistendo anche la Polonia per il proprio commissario designato Janusz Lewandoeski, mentre un’altra ipotesi lo vedrebbe assegnato al finlandese Olli Rehn, che è stato un buon commissario all’Allargamento. Per Oettinger, l’alternativa sarebbe quella di diventare commissario all’Energia.

Mar/Loc

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