Madrid, 3 mar. (Apcom) – Il Tribunale superiore di Giustizia dei
Paesi Baschi (Tsjpv) ha deciso di continuare la causa penale
aperta contro 15 agenti della Guardia civil indagati per presunte
torture sofferte da Igor Portu e Mattin Sarasola, terroristi
dell’Eta arrestati nel gennaio del 2008 e considerati autori
dell’attentato all’aeroporto di Madrid Barajas nel dicembre del
2006. Lo ha reso noto lo stesso Tsjpv, e la notizia ha avuto
larga eco nei media spagnoli, che ricordano come l’ex capo
dell’Eta Garikoitz Azpiazu, alias ‘Txeroki’, a sua volta
arrestato lo scorso 17 novembre, si compiacesse in alcuni
documenti sequestrati dopo l’arresto per la denuncia di “torture
false” da parte dei due etarra.
I due terroristi furono catturati nella località basca di
Mondragon, e riportarono ferite: Portu in particolare fu
ricoverato la notte successiva con una costola rotta, un occhio
nero, abrasioni a ginocchia e gomiti e un pneumotorace. Sarasola
presentava varie lesioni minori (ematomi e contusioni). La
Guardia civil e il ministro dell’Interno Alfredo Perez Rubalcaba
hanno sempre sostenuto che le lesioni furono provocate dall’uso
della “forza regolamentare” necessaria per ridurre all’ordine i
due detenuti, che avevano attivamente resistito all’arresto.
“Il giudice istruttore incaricato del caso ha deciso di
proseguire l’ainchiesta penale, ritenendo che vi sono indizi di
commissione di delitti di torture e lesioni subite da Igor Portu
Juanaena e Mattina Sarasola Yarzabal”, indica un comunicato del
Tribunale superiore basco. Il capo dell’Eta Txeroki in una
lettera sequestrata nelle perquisizioni successive al suo arresto
– che fa parte della documentazione della causa in corso – si
compiaceva per il “buon risultato” della denuncia: “La questione
delle torture false sofferte da Igor nelle mani del nemico è
sulla buona strada”, scriveva il leader etarra, “questa è la
strategia che si deve seguire, sempre”.
Ape
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