Palermo, 12 dic. (Apcom) – Dalle deposizioni dei boss Filippo
Graviano e Cosimo Lo Nigro non arrivano le conferme alle
affermazioni del dichiarante Gaspare Spatuzza, in cui sperava il
Pg Antonino Gatto che li aveva citati. Anzi, arrivano smentite,
secche, alle affermazioni fatte a Torino dal killer-imbianchino del quartiere Brancaccio. Secondo Spatuzza, Filippo Graviano gli disse che Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi erano i referenti politici della famiglia. Il premier, da Bruxelles, esprime “sdegno” per una operazione infame. Ed in serata, in un editoriale, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini punta il dito
contro il sistema giudiziario italiano e l’organizzazione della deposizione di Gaspare Spatuzza al processo Dell’Utri.
All’udienza di Palermo del processo d’appello per concorso in associazione mafiosa contro Dell’Utri, dopo aver parlato del suo amico Spatuzza in maniera quasi affettuosa, e sottolineando come “in ogni caso per le mie scelte non decide nè Spatuzza nè mio fratello Giuseppe”, Filippo Graviano ha smentito sui punti fondamentali: rispondendo al Pg Gatto, ha detto “non conosco Marcello Dell’Utri, non ho mai avuti rapporti con lui nè diretti nè indiretti”.
Appare ora arduo arduo scorgere nuovi elementi di prova a carico di Dell’Utri. Il quale, presente all’udienza, ha detto ai cronisti “Volete che salti di gioia? Quando sarò assolto non festeggerò, io la pena la sto già scontando”. L’udienza è stata rinviata al 18 dicembre. La deposizione di Graviano provoca soddisfazione nel centrodestra. “Sdegno” per una “operazione infame” ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il suo avvocato Niccolò Ghedini parla della “straordinaria gravità della campagna mediatica che è stata costruita ad arte da alcuni giornali e da alcune trasmissioni”, e aggiunge “Questi sono i veri violenti attacchi alle istituzioni di cui tutti dovrebbero preoccuparsi e con i quali si cerca di utilizzare la via giudiziaria per scardinare il voto popolare”.
Per sette giorni le “balle” di Spatuzza – è stato l’atto d’accusa del direttore del Tg1 Minzolini- sono andate in giro e hanno danneggiato l’immagine del presidente del Consiglio e di conseguenza l’immagine dell’Italia.
Red/Kat
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