SARONNO Aveva emissari anche nel Saronnese, l’organizzazione dedita alla tratta di esseri umani sgominata dai carabinieri del comando provinciale di Pescara con l’operazione “Lavoro pulito”. Sono stati i militari del comando provinciale di Varese ad eseguire, alle prime luci dell’alba di lunedì, 4 dei 108 provvedimenti cautelari emessi dal giudice per le indagini preliminari di Pescara.
I carabinieri hanno notificato i provvedimenti a due marocchini: un 54enne residente a Cislago e un 50enne abitante a Saronno,
entrambi con documenti regolari. Il primo è stato sottoposto all’obbligo di dimora.il secondo invece è stato colpito da un ordine di custodia cautelare in carcere.
Insieme ad altri due tunisini domiciliati ad Azzate (uno di 46 anni, l’altro di 35, sottoposti all’obbligo di dimora), sono accusati di avere favorito l’immigrazione clandestina. Un’operazione che ha richiesto un notevole lavoro da parte del comando provinciale di Varese che ha impiegato ben 30 uomini e ha effettuato numerosi posti di blocco in tutta la provincia affinché l’esecuzione dei provvedimenti si svolgesse in una cornice di sicurezza.
Le indagini hanno consentito di far emergere che i quattro, parte integrante della strutturata organizzazione criminale, svolgevano il ruolo d’intermediari. Attraverso contatti nei paesi di origine, favorivano l’ingresso di connazionali per l’impiego nel settore agricolo, percependo in cambio un compenso in danaro. In realtà per gli stranieri che arrivano in Italia non c’era un lavoro in regola, ma solo mesi di sfruttamento seguiti da una vita d’espedienti in piena clandestinità.
e.romano
© riproduzione riservata