Mosca, 21 dic. (Apcom-Nuova Europa) – Per il 130esimo compleanno di Stalin i comunisti russi e georgiani festeggiano. A Mosca, nonostante la neve, le cerimonie proseguono come previsto, con 2000 sostenitori riunitisi nei Giardini di Alessandro e poi fluiti in Piazza Rossa. Nella città di Voronezh tornano i manifesti con l’immagine del ‘piccolo padre’ per le strade del centro e nella georgiana Gori, a decine portano i fiori al monumento del connazionale.
In realtà è con un certo cipiglio che i comunisti russi festeggiano. Medaglie commemorative ai veterani, fiori, concerti e l’auspicio “che in quella giornata si smetta di parlare di alcuni errori dell’era di Stalin” e si ricordi il ‘magnifico georgiano’ come “fa la gente comune: un creatore, un pensatore, un patriota”. Lo ha detto il primo vice presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista russo Ivan Melnikov, con un chiaro riferimento alle recenti condanne da Vladimir Putin e Dmitri Medvedev delle purghe staliniane e delle persecuzioni degli Anni 30.
Joseph Stalin (Dzugasvili) nacque nel 1879. La mattina del 21 dicembre il leader del partito comunista Gennady Zyuganov, si riunirà con i veterani, i comandanti militari nel centro culturale dell’Esercito russo per consegnare le medaglie commemorative commemorative, per portare poi una corona di fiori presso la tomba di Stalin nel cimitero parallelo al muro del Cremlino.
Per il presidente russo Dmitri Medvedev nessuna ragione di Stato potrebbe giustificare le milioni di vittime delle purghe staliniane. In un video pubblicato sul suo blog, il leader del Cremlino ha pronunciato una rara condanna del dittatore sovietico, che gode ancora di ampia popolarità nella Russia moderna. “Nulla può essere considerato più alto della vita umana”, diceva Medvedev in un sentito appello nella giornata dedicata alla memoria delle stragi del Terrore (30 ottobre).
Cgi
dic 09
MAZ
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