Parigi, 6 gen. (Ap) – Saranno usati sempre di più negli Stati Uniti nel 2010, la Gran Bretagna li metterà nei suoi scali, e arriveranno anche in Italia. Oggi si apprende che il presidente francese Nicolas Sarkozy ha disposto che venga studiato il possibile utilizzo dei ‘full body scanner’ negli aeroporti di Francia, a seguito dei recenti allarmi sulla sicurezza dei voli.
Il ministro degli Interni di Parigi Brice Hortefeux ha spiegato che un gruppo di lavoro redigerà uno studio e invierà i suoi suggerimenti entro un mese. Ha sottolineato che da Natale la Francia ha rafforzato la sicurezza negli aeroporti con iniziative come la perquisizione di tutti i passeggeri diretti negli Stati Uniti, a seguito del tentativo di attentato contro un volo Amsterdam-Detroit della Northwest Airlines di un 23enne nigeriano, che non è riuscito a innescare gli esplosivi che aveva con sè.
Hortefeux ha dichiarato all’emittente radiofonica Europe-1 che Sarkozy ha ordinato lo studio su queste apparecchiature – scanner corporali in grado di vedere oltre gli indumenti – ieri, durante un incontro sulla sicurezza aeroportuale. Il presidente francese ha manifestato così sintonia con le posizioni di Roberto Maroni e Franco Frattini, rispettivamente ministro degli Interni e degli Esteri, che ieri in due distinte interviste hanno espresso parere favorevole all’introduzione di questi accorgimenti negli scali italiani (almeno a Fiumicino e Malpensa da dove parte la maggioranza dei voli internazionali), sottolineando che al diritto alla privacy è necessario anteporre quello alla sicurezza.
Proprio ragioni di riservatezza portarono i parlamentari francesi ad accantonare l’idea di introdurre i full body scanner negli aeroporti in una prima discussione sulla questione, promossa nel 2008.
Fco
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