Rosarno/ Inquirenti cercano capi delle rivolte


Rosarno, 9 gen. (Apcom)
– Chi ha guidato la rivolta della gente
di Rosarno? E perchè l’ha fatto? Sono queste le domande che gli
inquirenti stanno ponendo in queste ore, dopo aver fronteggiato
l’emergenza seguita agli scontri di piazza avvenuti nel centro
della Piana di Gioia Tauro. Con i trasferimenti degli
extracomunitari nei centri di accoglienza di Crotone e Bari,
pressocchè ultimati, gli investigatori nelle prossime ore faranno
il punto per capire che cosa è successo. Ogni voce, ogni momento
delle ultime 36 ore sarà ripercorso. Il procuratore di Palmi
Giuseppe Creazzo spiega: “Stiamo indagando a tutto campo. Non
abbiamo un’ipotesi investigativa previlegiata. La ‘ndrangheta
potrebbe aver fomentato la protesta? Ci vogliono elementi chiari
che indichino questa strada”.

I dati certi, per ora, sono che tutti e tre gli italiani fermati
per gli scontri e i disordini non sono sconosciuti alla
giustizia. Antonio Bellocco è figlio di un esponente di spicco
della omonima cosca che è egemone nella Piana di Gioia. L’uomo è
accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale in
particolare si sarebbe rifiutato di mostrare i propri documenti
agli uomini delle forze dell’ordine nel corso delle violente
manifestazioni che si sono svolte. Un altro dei fermati è stato
condannato di recente per omicidio colposo. Due anni fa nella
notte di Capodanno uccise la fidanzata con un colpo di pistola
partito in modo accidentale. La convalida delle misure cautelari
degli italiani sarà esaminata lunedì mattina dal giudice.

Invece per cinque immigrati il fermo è già stato tramutato in
arresto e sono al momento al carcere di Palmi. Entro i primi
giorni della prossima settimana, poi, saranno esaminate le
posizioni di altri due extracomunitari detenuti in stato di fermo.

In merito allo sfruttamento dei clandestini alla sostanziale
riduzione in schiavitù dei braccianti immigrati dalla Procura di
Palmi si sottolinea come nel recente passato siano stati avviati
diversi procedimenti riguardo il coinvolgimento in queste
attività delle cosche. “Procederemo in tutti i sensi – ha
proseguito il procuratore Creazzo – condurremo indagini accurate
per stabilità responsabilità certe”. La storia della rivolta
degli immigrati e degli scontri avvenuti a Rosarno non è quindi
finita.

091730 gen 10

Nav/Lux

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