Gerusalemme, 10 gen. (Ap) – Hanno provocato irritazione nel
governo israeliano le allusioni a statunitensi a possibili
sanzioni contro lo stato ebraico per i negoziati di pace con i
palestinesi.
In un’intervista, all’inviato statunitense George Mitchell è
stato chiesto che tipo di pressioni potrebbero essere applicate a
Israele per ottenere concessioni sui negoziati. In base alle
leggi nazionali, ha sottolineato Mitchell, “gli Stati Uniti
possono ritirare il sostegno a Israele sulle garanzie sui
prestiti”. Ha però chiarito di preferire la persuasione alle
sanzioni.
L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha però detto
che lo stallo nei negoziati di pace va imputato ai palestinesi e
non agli israeliani. Con l’amministrazione precedente, Israele ha
ricevuto miliardi di dollari in garanzie, che rappresentano
prestiti statunitensi con tassi di interesse vantaggiosi.
Washington li ha in passato tagliati a seguito della costruzione
del “muro” di sicurezza in Cisgiordania.
Fco
100816 gen 10
MAZ
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