Palermo, 11 gen. (Apcom) – Gianfranco Fini è convinto “che questa legislatura possa ancora dare vita alle riforme”.
Parlando a Palermo in un’iniziativa di presentazione del suo libro ‘Il futuro della libertà’, organizzata dalla Libera università della politica, il presidente della Camera sottolinea che “alcune questioni non possono più essere eluse pena la perdita di credibilità complessiva delle istituzioni e della politica: non è che si salva una parte dicendo che la colpa è degli altri”.
“Di riforme – ricorda la terza carica dello Stato – si parla da tempo immemorabile ma finora l’unica riforma fatta davvero è stata dell’assetto federale dello Stato”. Proprio su questo punto, secondo Fini, la convergenza in materia di riforme tra i diversi schieramenti è ormai un dato di fatto: “Che si chiami Camera delle Regioni o Senato delle autonomie, non impicchiamoci ai termini, sulla bozza Violante erano tutti d’accordo, sulla fine del bicameralismo perfetto sono tutti d’accordo. Possibile che si debba discutere del calendario, se partire con la discussione alla Camera o al Senato, se farla in Parlamento o attraverso una Convenzione? L’opinione pubblica – ammonisce Fini – non ci capirà mai se non usciamo da questi bizantinismi”.
Su questi punti ricorda il presidente della Camera, “mi dicono ‘ma allora c’è un asse con il capo dello Stato?’ No sono considerazione di elementare buonsenso, non c’è nessun asse”.
Bar/Fva
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