Napoli, 20 gen. (Apcom) – Beni per un valore di circa 900mila euro sono stati sequestrati a Franco Mazzarella, esponente di spicco dell’omonimo clan e figlio di Ciro detto `o scellone’ e ad Antonio Muscerino, contiguo ai Contini, organizzazione camorristica attiva nei quartieri napoletani Vasto-Arenaccia.
I decreti di sequestro sono stati eseguiti dagli agenti della Divisione anticrimine della Questura partenopea.
In particolare, nella giornata di ieri, è stata sottoposta a sequestro un’impresa che produce ceramiche intestata a Olga Laperuta, moglie di Mazzarella con sede in via Botteghelle, nella zona orientale di Napoli. L’uomo, 48 anni, registra diversi precedenti penali tra cui associazione per delinquere di tipo mafioso, contrabbando, violazione della normativa sugli stupefacenti, usura, estorsione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e gioco d’azzardo.
Più volte, a partire dal 2020, è stato destinatario di numerose ordinanze di custodia cautelare per essere ritenuto, tra l’altro, esponente di primo piano del clan. Il 14 settembre 2009 è stato arrestato su richiesta del Tribunale di Pistoia per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni e all’usura e per aver commesso reati contro la persona non solo in Campania, ma anche in Toscana e Liguria.
Questa mattina, invece, sono stati sottoposti a sequestro due appartamenti intestati ad Antonio Muscerino e ad alcuni suoi parenti situati a Napoli, nei pressi della Stazione Centrale. Muscerino ha diversi precedenti per ricettazione, violazione sulla normativa delle armi, associazione per delinquere finalizzata alle scommesse clandestine, violazione sulla normativa sugli stupefacenti e altri reati. Risulta, inoltre, frequentatore di personaggi di spicco del clan Contini, alcuni dei quali recentemente arrestati e sottoposti al regime del 41bis.
Psc
© riproduzione riservata