L’Aquila, 29 gen. (Apcom) – Entro fine marzo, dunque prima che sia passato un anno dal terremoto del 6 aprile, tutti gli sfollati dell’Aquila e dintorni avranno “un alloggio sicuro”. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, nel suo intervento in occasione del passaggio di consegne al nuovo commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi. Nell’auditorium della caserma di Coppito, alla presenza del premier Silvio Berlusconi, Bertolaso ha ripercorso tutti i passaggi dalla notte del 6 aprile,
con l’ausilio di un video di oltre 20 minuti. Il sottosegretario ha rivendicato i successi della Protezione civile: “Abbiamo dato una risposta forte e chiara a coloro che pensavano che non saremmo stati in grado di gestire una tragedia di questa portata”. Un’impresa compiuta rifiutando l’aiuto della comunità internazionale: “Grazie, ma l’Italia ce la fa da sola”. E ora, Bertolaso annuncia l’ultimo passaggio, ovvero il momento in cui tutti gli sfollati avranno a disposizione un proprio alloggio: molti in abitazioni di loro proprietà, ma “oltre 25.000 persone saranno alloggiate in case sicure entro fine marzo, prima del primo anniversario della scossa”.
Ma oltre alle case, Bertolaso tiene a sottolineare il lavoro fatto sulle scuole: “A settembre erano in aula 17.000 studenti, tutti quelli che studiavano nella zona colpita. Era la nostra grande scommessa, il segnale che all’Aquila si poteva tornare a vivere”. E poi la ricostruzione del patrimonio artistico, il prossimo obiettivo: “I monumenti li ricostruiremo lo stesso, anche senza gli aiuti internazionali, perché l’Italia – rivendica Bertolaso – non ha bisogno di aspettare l’aiuto di nessuno, tanto meno sulla salvaguardia del patrimonio artistico”.
Rea/Ral
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