Monaco, 3 feb. (Apcom) – Si apre questo fine settimana a Monaco la 46esima Conferenza annuale sulla Sicurezza all’insegna dei nuovi scenari aperti dall’arrivo di Barack Obama alla Casa Bianca e dalla crescente influenza militare della Cina. Nella capitale bavarese sarà presente, per la prima volta, un ministro degli Esteri cinese, Yang Jiechi.
“Non possiamo far fronte alle questioni della sicurezza senza pensare globalmente”, ha spiegato Wolfgang Ischinger, il responsabile diplomatico tedesco che organizza la Conferenza. “E questo significa coinvolgere l’Africa”. L’atteggiamento di Pechino sarà studiato attentamente, ancor più dopo il recente deterioramento dei rapporti con gli Stati uniti, per la vendita di armi americane a Taiwan. Yang Jiechi si pronuncerà in particolare sui problemi di sicurezza derivanti dai cambiamenti climatici e dalle crisi alimentari mondiali.
Altro tema di studio sarà la visione strategica di disarmo nucleare proposta da Obama, in particolare alla luce di un possibile accordo con Mosca su un nuovo strumento che sostituisca lo Start, concluso nel 1991 e scaduto a dicembre scorso.
Russia e Stati uniti prenderanno parte a maggio a una conferenza internazionale sul futuro del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp).
Nell’agenda, naturalmente, anche il nucleare iraniano: Stati uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania cercano di guadagnare il sostegno di Russia e Cina per imporre nuove sanzioni a Teheran, sospettata di volersi dotare dell’arma nucleare.
Fra i 300 diplomatici e leader che parteciperanno alla conferenza figurano il senatore americano John Kerry, ex candidato democratico alla Casa Bianca, il consigliere del presidente Obama per la sicurezza nazionale, generale James Jones, e Richard Holbrooke, rappresentante americano per il Pakistan e l’Afghanistan. All’appuntamento saranno presenti anche il presidente afgano Hamid Karzai, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, rappresentanti del Pakistan, di Israele e dell’Autorità palestinese. La Russia sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Serguei Lavrov.
Fcs
© riproduzione riservata