Iran/ Berlusconi: No cedimenti per chi vuole distruggere Israele


Gerusalemme, 3 feb. (Apcom)
– La comunità internazionale deve dire una parola chiara nei confronti di quegli Stati che, come l’Iran, vogliono sviluppare un programma atomico per distruggere Israele. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un passaggio del suo discorso alla Knesser. “Mi impegno davanti a voi, davanti al vostro Parlamento ad agire in questa direzione”, ha aggiunto.

“Anche di fronte alle minacce contro Israele e contro la sicurezza del suo popolo, l’Italia non è indifferente. L’efferatezza antisemita, a differenza di quanto è avvenuto alla vigilia e durante la Seconda guerra mondiale, non potrà e non dovrà più – ha detto Berlusconi – nutrirsi della complice indifferenza dei governi. In una situazione che può aprirsi alla prospettiva di nuove catastrofi, l’intera comunità internazionale deve decidersi a stabilire con parole chiare, univoche e unanimi, che non è accettabile l’armamento atomico a disposizione di uno Stato i cui leader hanno proclamato `apertamente’ la volontà di distruggere Israele ed hanno negato insieme la Shoah e la legittimità dello Stato Ebraico”.

Il premier ha sottolineato che “su questo punto non si possono ammettere cedimenti: occorre ricercare la più ampia intesa a livello internazionale per impedire e sconfiggere i disegni pericolosi del regime iraniano. La via da percorrere – a suo giudizio – è quella del controllo multilaterale sugli sviluppi militari del programma nucleare iraniano, quella del negoziato risoluto, quella delle sanzioni efficaci: bisogna esigere garanzie ferree dal governo di Teheran, impegnando in modo determinato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica al controllo ispettivo ed alla verifica continua dei progressi del negoziato”.

“Certo – ha però aggiunto Berlusconi – non si deve respingere alcun segnale di buona volontà da parte iraniana, ma occorre dire apertamente che gli sforzi di dialogo non possono essere frustrati dalla logica dell’inganno e della perdita di tempo”.

Bac

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