Afghanistan/ Nato:riconciliazione non prevede corruzione talebani


Istanbul, 4 feb. (Ap)
– Per mettere fine alla guerra in Afghanistan, la Nato non intende corrompere i guerriglieri talebani per farli passare dalla parte del governo di Kabul. Lo ha chiarito il segretario generale dell’alleanza atlantica, Anders Fogh Rasmussen, per fugare i timori sull’ultimo piano per arginare la guerriglia nel Paese.

Le rassicurazioni di Fogh Rasmussen arrivano nel pieno della ripresa degli sforzi per arrivare alla pace con i ribelli modearti talebani e coinvolgerli nel processo politico. L’alleanza atlantica ha appoggiato con forza il piano afgano per portare i ribelli dalla parte del governo.

Ieri il presidente afgano Hamid Karzai ha visitato l’Arabia Saudita, nella speranza che il regno possa aiutare a persuadere i ribelli talebani a prendere parte a una soluzione negoziata al conflitto. Riad ha un rapporto privilegiato con i talebani, dal momento che è stata tra i pochi a riconoscere il loro regime in Afghanistan prima che l’intervento armato alleato del 2001 lo rovesciasse.

In un messaggio sul sito internet della Nato alla vigilia del vertice di due giorni a Istanbul dei ministri della Difesa, che si apre questa sera, il segretario generale ha sottolineato che il nuovo fondo fiduciario da 140 milioni di dollari garantirà ai ribelli un’alternativa per restare con i talebani.

“Gran parte dell’attenzione è riversata ora sulla nuova iniziativa di riconciliazione e reintegrazione avviata dal governo afgano”, ha indicato Rasmussen, “Sono stati sollevati interrogativi sulla possibilità che stessimo corrompendo i talebani soltanto per ottenere la pace. Mi rendo conto che questa è una questione delicata per molti”.

Fco

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