SOLBIATE ARNO I lavoratori della «Riganti Spa» di Sobiate Arno si sono riuniti in assemblea per ricordare Gaetano Saraceni, l’operaio trentunenne originario di Buguggiate morto lunedì scorso in un tragico incidente sul lavoro. Un’assemblea partecipata, a cui hanno presenziato la maggior parte dei lavoratori dell’azienda, con momenti forte commozione per la scomparsa del giovane, da sette anni impegnato in azienda e considerato da tutti i colleghi «una splendida persona, dotata di una grande disponibilità d’animo, di una grande positività».
Al cordoglio e al dolore nel corso dell’assemblea è stato ribadito anche l’importanza della sicurezza in fabbrica. «Nell’assemblea abbiamo ricordato Gaetano – conferma Domenico Lumastro, della Fiom Cgil di Gallarate -. Poi abbiamo fatto il punto della situazione, per programmare l’attività futura, delle prossime settimane». La discussione è stata animata, soprattutto da parte dei lavoratorui della forgia, il reparto in cui ha perso la vita Gaetano Saraceni, colpito da un pezzo di metallo “schizzato” improvvisamente da un macchinario. Sono loro che hanno insistito maggiormente per sapere come comportarsi dopo la sciagura di lunedì. «In molti ci hanno chiesto chiarimenti e indicazioni sulle modalità operative, sulla vita pratica e sui comportamenti da adottare in azienda – spiegano ancora i rappresentanti sindacali -. Noi proporremo un incontro con l’azienda per i prossimi giorni, per individuare assieme misure da adottare rapidamente per evitare episodi di questo tipo».
Insomma, la componente dei lavoratori vuole incontrare l’azienda per proporre soluzioni tecniche ed organizzative e nuove tecnologie che permettano di superare le criticità che attualmente caratterizzano le lavorazioni più pericolose.
Ma non si è parlato di sola sicurezza: attenzione è stata riservata anche al ricordo di Gaetano. Ai compagni di lavoro piacerebbe testimoniare la vicinanza al dolore della famiglia con una partecipazione significativa ai funerali del giovane. «Magari ttutti con il lutto al braccio o qualche altra iniziativa – hanno detto i lavoratori – inogni caso comunque niente che non sia gradito alla famiglia». E il pensiero di tutti i lavoratori va proprio alla famiglia di Gaetano, a favorei della quale è stato deciso di aprire una sottoscirizione di un’ora di lavoro, come contributo economico e sostegno in un momento particolamente tragico.
b.melazzini
© riproduzione riservata