In strada per l’ambiente Manifestazione a Malnate

MALNATE «Il verde di Monte Morone è anche tuo, non permettere che te lo portino via». La protesta ambientalista, colorata, rumorosa e civile, si è diffusa rapidamente ieri mattina per le vie di Malnate inondando il paese per circa un paio di ore. Così lo striscione lungo venticinque metri, portato a mano dai manifestanti, catalizzando l’attenzione dei passanti, ha fatto il giro della città.
Il tema “caldo” continua a essere quello della pianificazione territoriale e della cementificazione e così

ieri mattina Legambiente ha dato vita a una manifestazione pacifica, alla quale hanno preso parte una cinquantina di persone, attraverso la quale gli organizzatori hanno voluto informare la cittadinanza contestando, nel contempo, lo spirito del piano di governo del territorio approvato dall’amministrazione comunale. Il serpentone si è snodato per le strade cittadine partendo dal campetto di viale Kennedy e chiudendo, dopo aver fatto tappa anche davanti al Comune, in via Marconi.
Dopo le polemiche delle ultime settimane esplode, quindi, di nuovo il dissenso verso la programmazione del territorio malnatese. A suon di slogan e campanelle i cittadini sono scesi in strada sensibilizzando su un tema complesso e delicato. «L’obiettivo della manifestazione – dice Laura Balzan di Legambiente – è quello di informare la cittadinanza sulle scelte di questa amministrazione. Scelte che critichiamo perché si va a intaccare il verde che è un bene di tutti».
A finire sotto accusa è il piano nel suo complesso: «Abbiamo esposto uno striscione in cui ricordiamo la situazione di Monte Morone (dove è prevista una struttura sanitaria di riabilitazione, ndr) – dice – ma non possiamo dimenticare quello che sta accadendo attorno alla Folla. Costruire un outlet in quella zona non ha senso perché non si tiene conto delle ripercussioni del traffico e del rispetto dell’equilibrio idrogeologico di un’area tanto delicata».
Le iniziative di dissenso non sono finite: «Abbiamo preparato delle bandiere – dice la Balzan – con scritto “Dico no al Pgt del cemento” e “No al cemento di Monte Morone”». L’iniziativa è stata sostenuta anche da alcuni partiti di opposizione (Idv, Malnate Viva, Pd) raccogliendo consensi: «Contestiamo duramente – dice il portavoce del Pd, Marco Viscardi – la cementificazione di Monte Morone che è poi l’aspetto esemplificativo della politica del centrodestra in fatto di programmazione del territorio».
 Sulla manifestazione di ieri mattina è intervenuto anche l’assessore all’Urbanistica, Fabio Gastaldello: «Ormai è palese – dice il leghista – che la sinistra malnatese è contro l’arrivo nei prossimi anni di seicento, settecento posti di lavoro fissi a Malnate. Tutto grazie al nuovo Piano di Governo del Territorio. Se ne ricordino i malnatesi – conclude – anche in vista delle prossime elezioni regionali». Il tema, a Malnate, è caldo. Di territorio e sviluppo se ne riparlerà di sicuro in futuro, in consiglio comunale e nelle piazze

b.melazzini

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