Mosca, 16 feb. (Apcom-Nuova Europa) – Vi è una forte probabilità che gli Stati Uniti e Israele “colpiscano” l’Iran in un prossimo futuro, perchè sia Washington, sia Gerusalemme “non rispettano le norme di sicurezza mondiali” e “al Pentagono il piano è già pronto”. Lo dice ad Apcom il generale Leonid Ivashov, ‘falco’ delle Forze armate di Mosca e attuale capo dell’Accademia per i problemi geopolitici russa, proprio mentre Mosca sul fronte ufficiale tiene ferma la posizione su possibili sanzioni a Teheran.
“Un attacco all’Iran è all’ordine del giorno oggi” continua l’alto ufficiale russo. Secondo Ivashov, il generale Usa David Petraeus, capo del Comando centrale unificato americano, “ha detto circa due settimane fa che è stato preparato un piano” ed è molto probabile che Stati Uniti e Israele sferrino l’attacco, “ma molto dipenderà dalla Russia e dalla posizione della Cina” dice.
Per ora tuttavia la posizione ufficiale della Russia sulle sanzioni contro l’Iran rimane invariata e testimonia la difficile partita diplomatica giocata tra i ‘falchi’ e le ‘colombe’ di Mosca: il presidente Dmitry Medvedev ha detto ieri in una riunione con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che la Russia continua a “credere che l’Iran dovrebbe essere più attivo e offrire una più ampia cooperazione con l’AIEA e altri paesi, per fornire informazioni sul suo programma nucleare”, ha detto la portavoce del presidente Timakova.
Cgi
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