VERGIATE Rapina alla «Perino Gioielli» di via Cavallotti a Vergiate: due persone, distinte e ben vestite, ieri mattina hanno fatto irruzione fingendosi clienti della gioielleria. Poi, mentre il titolare mostrava ori e gioielli, lo hanno immobilizzato e hanno iniziato a svuotare le vetrine e la cassaforte. A razzìa compiuta si sono dati alla fuga facendo perdere le tracce. Per fortuna nessuno è rimasto ferito nella colluttazione che si è accesa nel momento in cui la «banda
dei colletti bianchi» – così ribattezzata per le modalità da insospettabili e per l’aspetto curato – sono entrati in azione ricalcando una sceneggiatura già vista già due volte negli ultimi due mesi.
I rapinatori sono probabilmente sempre gli stessi autori che hanno già colpito a dicembre a Cardano al Campo e a gennaio alla «Preziosi Porrini» di Gallarate. A confermarlo sarebbero le modalità del blitz. Praticamente il modus operandi della rapina di Vergiate segue lo stesso copione dei due precedenti, con il titolare immobilizzato e messo fuorigioco in qualche modo prima di ripulire il negozio. Addirittura a Gallarate i banditi avevano ammanettato la titolare dopo averla minacciata e strattonata. Un paio di settimane prima uno dei due rapinatori aveva effettuato un sopralluogo in gioielleria creando un contatto con il negozio. Riconoscendo il cliente, che qualche tempo prima si era informato in negozio a proposito di un gioiello che avrebbe voluto regalare alla fidanzata, la titolare aveva aperto la porta senza preoccupazioni. Salvo poi essere rapinata.
Tornando ai fatti di Vergiate al momento non si sa ancora se l’assalto alla gioielleria (<+G_CORSIVO>nella foto tonda<+G_TONDO>) sia stato preceduto da un sopralluogo. Fatto sta che anche in questo caso la coppia di rapinatori, fingendosi interessati all’acquisto dei preziosi e presentandosi con educazione e garbo, sono riusciti a entrare in negozio. Il titolare, infatti, non aveva nessun motivo per temere quei due individui dalla faccia pulita e dai modi garbati. Due italiani, di età compresa tra i 30 e i 35 anni, attratti dalla merce in vetrina. Così in pochi istanti, intorno alle 10.30, è scattata l’aggressione dopo che il gioielliere aveva aperto la cassaforte e alcune vetrine mostrando i pezzi di maggior pregio.
A questo punto l’uomo è stato immobilizzato dai banditi che in pochi istanti hanno svuotato la cassaforte e ripulito le vetrine. I malviventi hanno depredato orologi, bracciali e quant’altro di più prezioso fuggendo poi con una refurtiva piuttosto cospicua la cui stima è tuttora da quantificare con precisione anche se approssimativamente si può parlare di diverse decine di migliaia di euro, forse 50mila. Arraffato il prezioso bottino la «banda dei colletti bianchi» è fuggita su un’auto. Al titolare non è rimasto altro da fare che chiedere l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Gallarate intervenuti tempestivamente sul posto. La notizia si è diffusa rapidamente in paese: «Non abbiamo visto nulla – dicono alcuni clienti di un bar – lo abbiamo saputo solo dopo che era successo vedendo le macchine dei carabinieri. Per Vergiate si tratta di episodi eccezionali. Certo quando si sentono queste notizie la paura c’è ugualmente». In tutta la zona sono stati poi predisposti posti di blocco dai carabinieri. Ora è caccia ai rapinatori.
b.melazzini
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