Gazzada, la giunta in maschera Ma l’opposizione non sorride

GAZZADA SCHIANNO Camillo Benso Conte di Cavour, Mago Merlino, un’allegra coccinella, un cowboy del West, un uomo dell’Ottocento risorgimentale e un doge veneziano del Medioevo. Tutti allegramente seduti, uno vicino all’altro, sui banchi della maggioranza nella sala consiliare di Gazzada Schianno. Non è uno scherzo o un abbaglio ma semplicemente il consiglio comunale “mascherato” che il sindaco di Gazzada Schianno, Cristina Bertuletti, aveva preannunciato già qualche giorno fa e che puntualmente si è tenuto come nelle previsioni venerdì

sera.
Sì perché così ha voluto l’amministrazione nel venerdì Grasso di Carnevale anticipando l’iniziativa attraverso un invito scritto ufficiale, inviato a tutti i consiglieri, e firmato dal sindaco in persona. Il suo invito, come era ampiamente prevedibile, non è stato raccolto dai consiglieri di opposizione che hanno rigettato al mittente l’iniziativa della Bertuletti, ritenendola poco rispettosa. Rosi Brandi, capogruppo del Pdl, si è rifiutata di partecipare al confronto dell’assemblea, preferendo assistere al dibattito dalle sedie del pubblico dove qualcuno, prendendo esempio dalla maggioranza leghista, si è presentato in abito carnevalesco. In aperta polemica con la scelta del sindaco anche il consigliere Claudio Tosetto, Luciano Gravelona e l’ex sindaco Pierangelo Brusa: «Dopo 35 anni di presenza tra gli amministratori comunali – dice Brusa – non so se guardandomi in giro sia più logico abbandonare l’aula o restare. Mai mi si è presentato davanti un simile spettacolo in una sala del consiglio comunale dove da sempre si è discusso appassionatamente con serietà e regole democratiche. Mi sembra un cattivo gusto anche verso quegli uomini, un tempo sindaci, assessori e consiglieri, che il Carnevale lo hanno sempre lasciato in strada. Come consigliere di minoranza – conclude Brusa – non voglio che mi si elenchi tra i colleghi mascherati, unici in provincia e in Italia. Concludo con la speranza che il mio buonsenso mi aiuti sempre a non mischiarmi tra coloro che la serietà non sempre la sanno usare». La Bertuletti, in abito da gentildonna francese, ha evitato le polemiche ricordando lo spirito di questi giorni: «E’ stato un modo per sdrammatizzare – dice il sindaco – divertente e ironico che ha dato visibilità a un paese come Gazzada. Anche in questa “mise” – aggiunge – siamo delle persone serie, semplici e piene di buna volontà. Facciamo sempre tutto nell’interesse della comunità e non è un abito da Carnevale che cambia le cose».   

b.melazzini

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