Delitto di Gorla Minore Dai video nuovi elementi

GORLA MINORE «Ogni giorno è sempre peggio». Emanuele, il figlio di Angelo Canavesi, il benzinaio di Gorla Minore freddato lunedì scorso con due colpi di pistola nel suo distributore Shell a Prospiano, non riesce a darsi pace. L’attesa si sta facendo insopportabile, l’assassino di suo padre non è ancora stato arrestato, anche se gli inquirenti stanno chiudendo il cerchio.
Ieri mattina è stata effettuata l’autopsia sul corpo della vittima e oggi sarà aperta la camera ardente all’obitorio

dell’ospedale di Busto Arsizio. I funerali si terranno lunedì alle 14.30 nella chiesa di Gorla Minore.
Le indagini della procura di Busto Arsizio in questi giorni si stanno concentrando sulle immagini registrate dagli occhi elettronici che hanno ripreso il passaggio della Ford Fiesta rossa di Angelo Canavesi, utilizzata dal rapinatore per fuggire. Al vaglio anche le registrazioni delle telecamere messe a disposizione delle forze dell’ordine dai commercianti olgiatesi. L’auto è stata ripresa in via Giuseppe Restelli (vicino all’altra via Restelli, dove è stata abbandonata), in pieno centro cittadino, proprio dalle telecamere dell’ottico Caldiroli puntate sulla via: poco dopo le 7.30 un uomo in bicicletta ha svoltato subito dopo l’auto guidata dal rapinatore. Il figlio Emanuele ha rinnovato l’appello attraverso le telecamere della trasmissione «La vita in diretta» su Rai 1: «Se qualcuno lo ha visto lo faccia sapere – ha chiesto il giovane – magari proprio quell’uomo in bicicletta sa qualcosa, dateci una mano, anche in forma anonima».

e.romano

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