Berlino, 25 feb. (Ap) – “Sprechen Sie Deutsch?”. Beh dovreste, secondo il ministro degli Esteri tedesco, il liberaldemocratico Guido Westerwelle.
Il vice-cancelliere e capo della Fdp, che non è un asso con l’inglese, fece scalpore quando circa quattro mesi fa, poco dopo la sua nomina, insisteva nell’usare la sua lingua madre con un giornalista britannico. Ora ha deciso di fare della promozione del tedesco la sua missione ufficiale: “Il tedesco è la lingua nel cuore dell’Europa”, ha affermato oggi in un comunicato alquanto poetico, con il quale ha lanciato la sua nuova campagna globale per la cosiddetta “Lingua delle idee”, elencando tutti i buoni motivi per studiare la lingua teutonica.
“E’ una chiave d’ingresso per più di 350 università tedesche e college, per l’economia più grande in Europa”, ha sottolineato Westerwelle. “Dà accesso alla letteratura, alla musica, alla filosofia e alle scienze della Germania, alla ricchezza delle grandi tradizioni culturali europee, e, non ultimo, è la chiave per realizzare i propri obiettivi e idee”.
L’Europa conta circa 101 milioni di persone che parlano tedesco, secondo il ministero degli Esteri di Berlino, e circa 14,5 milioni fuori dal paese che studiano la lingua che fu di Goethe e Schiller. Un numero che tuttavia è calato: erano 17 milioni tre anni fa, a causa, secondo Berlino, dell’accresciuto peso dell’inglese e degli sforzi di Spagna e Cina di promuovere le proprie lingue.
Cuc
© riproduzione riservata