GORLA MINORE Emanuele Canavesi, figlio del benzinaio ucciso lunedì, ha ringraziato il ministro Alfano per aver rassicurato la famiglia: «Ho apprezzato quanto detto, ci fa credere che la giustizia c’è». Ma il ragazzo anche rivolto un appello pubblico a chiunque abbia visto l’assassino a bordo della Ford Fiesta rossa del padre o dopo, mentre è fuggito a piedi o su un altro mezzo: «Fatecelo sapere – dice – non abbiate paura, la segnalazione rimarrà anonima, non si corre alcun rischio,
dobbiamo sapere chi è stato». Emanuele sa che le forze dell’ordine stanno facendo il possibile e non si sente solo: «I carabinieri ci stanno mettendo l’anima. Fin dal primo giorno, quando mi hanno “non possiamo fare tornare in vita tuo padre, ma troveremo chi lo ha ucciso”. Le strade sono piene di posti di blocco, sono già state sentite più di 10 persone, confido nelle indagini». Ieri sera erano rimasti due sospetti e si attendevano solo i riscontri dei Ris.
Intanto nei negozi, nelle strade, nelle scuole e su facebook scorre un fiume d’affetto per il ricordo di Angelo, ucciso a 68 anni mentre faceva il suo dolore, per un pugno di euro.
Oggi due pagine speciali su La Provincia di Varese
m.lualdi
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