Istanbul, 26 feb. (Apcom-Nuova Europa) – Nuova ondata di arresti di militari in Turchia. Nella mattinata sono scattate le manette per 18 militari, di cui 1 in pensione e 17 nel pieno delle loro funzioni. L’operazione, nell’ambito delle indagini sul presunto piano di destabilizzazione ai danni del governo di Recep Tayyip Erdogan, è stata condotta dalla polizia in 13 province diverse. Ne danno notizia tutti i principali media turchi.
L’accusa è quella di fare parte del Balyoz, il “complotto del martello” una piano datato 2003, che avrebbe previsto attentati in moschee e luoghi pubblici per costringere alle dimissioni il governo islamico moderato all’epoca appena eletto.
Lunedì una prima ondata di arresti aveva visto finire in manette 50 persone e di queste 31 sono state trattenute dopo gli interrogatori. Fra loro però non ci sono i due militari più alti in grado, ossia l’ex capo delle forze aeree e l’ex capo delle forze di mare, rilasciati ieri.
Sempre ieri il capo di Stato Maggiore Ilker basbug si era riunito con il premier Erdogan davanti al presidente della Repubblica Abdullah Gul. Il risultato dell’incontro era stata una sorta di promessa di tregua e l’assicurazione a tutti i cittadini che la soluzione si sarebbe trovata nell’ambito della Costituzione e delle leggi vigenti nel Paese.
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