Parigi, 11 mar. (Apcom) – L’Ocse ha stilato un elenco provvisorio
per il gruppo G-20 dei Paesi “non collaborativi” in materia di
scambio di informazioni fiscali, ma – precisa in un comunicato –
non ha stabilito una nuova “lista nera” dei paradisi fiscali.
Fra quei Paesi vi sarebbero la Svizzera, l’Austria, il
Lussemburgo, Singapore e Hong Kong, scrive oggi il quotidiano
francese La Tribune, che ha parlato dell’esistenza di una “nuova
lista nera”. L’informazione è stata smentita ufficialmente dal
portavoce dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
economico.: “Non vi è una nuova lista nera dell’Ocse, l’Ocse non
ha stilato una nuova lista”.
“La Francia e la Germania hanno chiesto all’Ocse informazioni su
quei paesi che non accettano di scambiare alcuni dati bancari con
l’obiettivo di lottare contro l’evasione fiscale” e l’Ocse “ha
fornito questa informazione, che è uno studio oggettivo sulle
pratiche esistenti”, ha specificato il portavoce.
Questa lista è provvisoria e potrebbe essere modificata di qui
al vertice G-20 di LOndra del 2 aprile, in funzione degli accordi
di scambi di informazione bilaterali o delle modifiche
legislative che potrebbero essere introdotti nel frattempo.
Nella sua edizione odierna, La Tribune ha scritto che l’Ocse “ha
aggiunto cinque nuovi paesi sulla lista nera dei paradisi
fiscali”, citando “la Svizzera, il Lussemburgo, l’Austria,
Singapore e Hong Kong”. In tutto nell’elenco vi sarebbero una
trentina di paesi. Sulla precedente lista dell’Ocse, del 2005, vi
erano solo tre Paesi qualificati come “non collaborativi”:
Andorra, Liechtenstein e Monaco.
(fonte afp)
Fcs
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