GERMIGNAGA Si sentono penalizzati e trascurati. Con il problema dei conti da far quadrare e i cantieri che si mettono tra loro e il pubblico degli acquisti. I commercianti di Germignaga, infatti, sono sul piede di guerra. Al punto da presentare al comune una richiesta di risarcimento dei danni subiti. E il motivo è uno solo: i lavori per sistemare il centro storico del paese che si stanno trascinando da troppo tempo e vanno «a discapito del piccolo commercio già
alle prese con la crisi». Così scende il pubblico e crollano gli incassi. A salire, in pratica, sono solo le proteste. I lavori, iniziati già ottobre, hanno riguardato e riguardano ancora la centralissima via Cadorna. Dopo la sistemazione di tutti i servizi nel sottosuolo, con il rifacimento di condotte idriche, scarichi fognari e dell’illuminazione pubblica, la strada è stata in parte pedonalizzata. E’ stato rifatto anche il pavimento in porfido e collocate lungo la via delle panchine. Presto verranno posizionate anche delle piante. Ma nessuno tra gli esercenti critica il progetto. L’opposizione è nei confronti della tempistica. «L’intervento – ribadiscono – è in ritardo. Avrebbe dovuto concludersi già a gennaio. Invece i lavori si stanno protraendo». I commercianti hanno così presentato in Comune anche una richiesta ufficiale di risarcimento per i danni economici subiti. «Le vendite sono diminuite in maniera consistente – confermano -. Un punto vendita ha aperto l’attività a novembre e ha chiuso dopo poco tempo. Abbiamo bisogno di lavorare, il momento è già difficile senza che intervengano altri ostacoli».
Sul punto però dal Comune vogliono fare chiarezza. «Qualche difficoltà – precisano gli amministrato di Germignaga – si è creata. Il prolungarsi dell’intervento, oltre che per il maltempo, è legato anche ad alcune modifiche nell’esecuzione delle opere proprio per cercare di venire incontro alle esigenze dei commercianti. E’ questione di qualche settimana. L’80% degli interventi è già stato completato». L’obiettivo dell’amministrazione del resto è chiaro: «vivacizzare l’area anche per il commercio». Anche perché il piano si avvale dei fondi guadagnati con la partecipazione ai Pics, Piani integrati per la competitività del sistema, dove ha ottenuto un contributo regionale di 350mila euro. «Con una maggiore vivibilità del centro – concludo – la speranza è di avere un maggior afflusso di persone da cui deriverà nuova linfa per le attività commerciali e uno stimolo per gli acquisti».
b.melazzini
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