BUSTO ARSIZIO Rapinatore seriale incastrato dai carabinieri dopo sei mesi di indagine. Si tratta di un 35enne residente nel Varesotto che, alle prime luci dell’alba di ieri, i militari del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Busto Arsizio hanno assicurato alla giustizia ponendo fine alla sua attività criminosa.
Tre gli episodi contestati, ai danni di piccoli supermercati o discount della zona, commessi tra l’agosto e il settembre del 2009. Non è tuttavia da escludere che gliene possano essere attribuiti altri che,
al momento, non hanno ancora un responsabile. L.F., queste le iniziali dell’arrestato, soggetto già noto alle forze dell’ordine, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Busto Arsizio su richiesta del sostituto procuratore Roberta Colangelo, titolare dell’indagine. I reati contestati sono due rapine e un furto, commessi a poca distanza l’uno dall’altro.
Il 3 agosto 2009 il primo. Uno sconosciuto armato di taglierino entra al supermercato Eurospin di viale Trentino, a Busto Arsizio. E’ quasi l’ora di chiusura. Dopo aver minacciato e percosso il cassiere, si fa consegnare l’incasso della giornata, pari a circa tremila euro, e poi fugge.
Passa un mese da quella rapina e ci riprova. Sono le 20 del 2 settembre. Al Penny Market, di via Locarno, a Samarate, un uomo dopo aver pagato una bevanda, approfittando della distrazione della commessa che si allontana un attimo, sottrae il denaro dal registratore di cassa e si allontana a bordo di una Fiat Panda, probabilmente rubata. Trecento euro il bottino.
Dinamica simile anche ad Olgiate Olona, esattamente tre settimane dopo, quando il rapinatore torna all’azione. All’LD Market di via Santa Caterina stanno per chiudere. Un uomo armato di forbici le punta addosso alla cassiera, la minaccia e si fa consegnare l’incasso. Poi si dilegua con mille euro in tasca facendo perdere le proprie tracce.
I militari di Busto Arsizio avviano le indagini. Stante le modalità molto simili, mettono subito in collegamento i tre episodi. Le ricerche si concentrano su alcuni balordi della zona che, in passato, avevano già commesso reati di quel genere. Dalla descrizione fornita dai testimoni oculari presenti nelle tre circostanze, i sospetti si concentrano su un 35enne, con vari precedenti alle spalle, che alla fine viene indicato con certezza come il responsabile di quei reati. Oltre al furto e alle rapine dovrà inoltre rispondere della ricettazione di una Fiat Panda, rubata il 30 agosto 2009, e utilizzata per mettere a segno il secondo colpo, quello di Samarate.
e.romano
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