MALNATE Gli amministratori comunali si aumentano i compensi, scoppia a Malnate la seconda “guerra degli stipendi”. E’ passato circa un anno da quando maggioranza e opposizione duellarono ferocemente sul tema compensi dopo che gli amministratori proposero di aumentarsi lo stipendio raggiungendo lo standard previsto dalla legge. Qualche anno prima, infatti, l’amministrazione guidata da Olinto Manini si era decurtato lo stipendio di circa la metà. Ora l’attuale amministrazione vorrebbe ritornare alle origini rialzando l’asticella della voce stipendi.
E’ bastato parlarne pochi giorni fa durante la commissione Bilancio per scatenare nuovamente le ire dell’opposizione: «Durante la presentazione della bozza di Bilancio Preventivo 2010 – dice il portavoce di Malnate Viva, il consigliere Raffaele Bernasconi – ci hanno informati che le cosiddette “indennità di carica” per sindaco e assessori passavano da 71.000 euro dell’anno scorso ai 127.700,00 euro di quest’anno (+ 80 %). I 20 Consiglieri comunali costeranno invece alle casse comunali complessivamente 7.000 euro (per presenze al Consiglio e alle Commissioni), contro i 5.400,00 del 2009. Si ripete, anche quest’anno, la “manfrina” tentata già l’anno scorso quando sindaco e assessori, dopo aver preventivato un aumento per loro, lo limitarono ad un più 10% a seguito di qualche protesta e contestazione nostra e di altri. Quest’anno, il “colpo” è addirittura pieno: l’indennità è prevista al massimo consentito, senza neanche il “paravento” di un modesto aumento percentuale. Pare a noi che questa sia una proposta indecente, prima ancora sotto il profilo civile e morale che strettamente economico. Ma vi pare possibile che di fronte a una crisi generale che sta mettendo in difficoltà dappertutto, e quindi anche a Malnate, persone e famiglie (per il lavoro, per il figli, per il costo della vita, per le tasse e i balzelli del Governo e del Comune) un quasi raddoppio dell’indennità comunale sia una scelta di buon senso e rispettosa dei propri concittadini?».
Il sindaco Sandro Damiani replica duramente alle accuse delle opposizioni: «Sono degli ipocriti – dice il primo cittadino – non si tratta di aumenti, abbiamo applicato la legge dopo che per due anni e mezzo abbiamo percepito la metà del nostro stipendio mettendo a disposizione quelle risorse a sostegno delle famiglie più in difficoltà. Dire che ci siamo aumentati lo stipendio è una falsità nei termini. Preferisco essere criticato – conclude Damiani – per un aumento di stipendio fatto alla luce del sole piuttosto che operare come facevano molti all’epoca di Tangentopoli. Magari sacrificavano lo stipendio ma poi percepivano di più sotto banco. Fatti dei quali la sinistra è ben memore».
b.melazzini
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