Contro Ogm Italia può invocare clausola salvaguardia


Bruxelles, 2 mar. (Apcom)
– L’Ue non potrà più imporre all’Italia di coltivare piante geneticamente modificate, ma solo se le autorità nazionali invocheranno la ‘clausola di salvaguardia’ prevista dall’articolo 23 della direttiva Ue 2001/18 sul rilascio deliberato degli Ogm nell’ambiente. Lo hanno confermato, oggi a Bruxelles, fonti della Commissione europea, a margine della conferenza stampa con cui il neocommissario alla Salute, John Dalli, ha annunciato l’approvazione della patata transgenica Amflora, prodotta da Basf, e dunque la fine della moratoria de facto europea sulle coltivazioni di nuovi Ogm, applicata dall’ottobre 1998.

Uno Stato membro dell’Ue che voglia opporsi alla coltivazione, sul proprio territorio, di un Ogm già approvato a livello comunitario, può invocare la ‘clausola di salvaguardia con la garanzia, ormai, che Bruxelles non ne chiederà più la disapplicazione, hanno spiegato le fonti.

Secondo la ‘clausola di salvaguardia’, comunque, per limitare o proibire la coltivazione di un Ogm, è necessario motivare la decisione con “informazioni nuove o complementari, resesi disponibili” dopo l’approvazione comunitaria. Sei paesi (Austria, Ungheria, Francia, Grecia, Germania e Lussemburgo) hanno già invocato questa clausola contro la coltivazione del mais Monsanto Mon810, l’unico Ogm piantato in Europa. Negli anni scorsi, quando la Commissione ha tentato di imporre a due di essi (Austria e Ungheria) di metter fine a questi divieti nazionali, è stata bloccata dalla maggioranza qualificata degli Stati membri.

Per questo motivo, l’anno scorso, il presidente dell’Esecutivo comunitario, José Manuel Barroso, durante la campagna per la sua riconferma, ha preso la decisione politica di lasciare agli Stati membri la libertà di decidere se coltivare o no gli Ogm autorizzati a livello Ue. Questo impegno potrà realizzarsi o attraverso la garanzia che la Commissione non tenterà più di far disapplicare le ‘clausole di salvaguardia’ eventualmente adottate dai Paesi Ue, oppure mediante modifiche alla legislazione comunitaria. Dalli ha annunciato oggi che la Commissione presenterà le sue proposte in merito entro giugno.

Loc/Sar

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