Perugia, 4 mar. (Apcom) – “I fatti risultano essere stati realizzati in forza di contingenza meramente casuali”: lo hanno scritto i giudici della Corte d’Assise nelle motivazioni della sentenza che ha condannato a 25 anni e 26 anni Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher. E’ stato escluso dunque che gli assassini abbiano programmato l’omicidio. Il tutto è stato compiuto “senza alcuna programmazione, senza alcuna animosità o sentimento rancoroso contro la vittima, che in qualche modo possano essere visti quale preparazione-predisposizione al crimine”.
In ogni caso, il quadro emerso dalle indagini “comporta come esito necessario e strettamente consequenziale l’attribuzione dei fatti reato ipotizzati a entrambi gli imputati” e la fotografia di quanto accaduto risulta essere un “quadro complessivo e unitario, senza vuoti e incongruenze”, scrivono i giudici di Perugia.
Bnc/Cro
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