Perugia, 6 mar. (Apcom) – “Infastidito”: è questo l’aggettivo che gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile Guede hanno utilizzato per descrivere lo stato d’animo di Rudy Guede dopo le accuse di Mario Alessi, che sta scontando a Viterbo l’ergastolo per l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri e che avrebbero riferito di una presunta confessione a lui fatta da Guede, detenuto nello stesso istituto di pena. Secondo quanto raccontato da Alessi ai legali di Raffaele Sollecito, Luca Maori e Giulia Bongiorno, Guede gli avrebbe detto che a uccidere Meredith sarebbe stato un suo amico presente con lui nella casa di via della Pergola e non, quindi, Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
Se Guede è infastidito più tranquilli invece sono i suoi difensori, che usano un gioco di parola per descrivere la situazione: “E’ un tentativo da disperati – hanno detto – che si aggrappano alla disperazione di altri disperati. Ci sono tantissime intercettazioni ambientali dei colloqui tra Rudy e i suoi amici: e in nessuno caso il ragazzo accenna al suo processo. Perchè allora dovrebbe aver parlato delle sue vicende con Alessi?”. Guede avrebbe saputo del fatto direttamente dalla televisione. Ora come ora, spiegano i legali dell’ivoriano, non c’è possibilità che Alessi e Rudy possano incontrarsi e confrontarsi dato che si trovano in due settori diversi del penitenziario di Viterbo.
Le parole di Alessi sono ora in un dossier al vaglio della procura di Perugia depositato ieri sera dagli avvocati di Sollecito.
Bnc/Cro
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